PERCHÉ STIAMO MALE
Il disagio emotivo non nasce dal nulla ma ha sempre delle radici.
Queste radici sono relazionali.
In un modo o nell'altro, la non soddisfazione di bisogni relazionali primari (non solo nel senso della loro insorgenza temporale ma della loro importanza nell'intero arco di vita) ci porta sofferenza.
I disagi emotivi (ansia patologica, depressione, senso di vuoto, insoddisfazione, ecc.) e le disfunzioni comportamentali di oggi (salvo eventi traumatici recenti) sono frutto di relazioni non sane o mancanze relazionali di ieri.
I cosiddetti disturbi emotivi e comportamentali altro non sono che il tentativo di tenere lontane queste sofferenze, ma pagando un caro prezzo: spegnere un contatto autentico con sé e con gli altri.
In realtà dobbiamo tornare a queste sofferenze primarie e dare una risposta relazionale correttiva nel qui e ora.
Solo passando attraverso le nostre ombre possiamo trovare la luce dentro di noi e questo viaggio va fatto con la giusta compagnia.
Per questo una psicoterapia veramente efficace può passare solo per una relazione umana empatica autentica.
Allo stesso modo relazioni sane e nutrienti possono essere a loro volta terapeutiche.
L'eccessiva spinta al ritiro nel mondo virtuale spiega i diffusi disagi d'ansia e depressivi che investono giovani e adulti di oggi, perché il contatto e la vicinanza fisica sono bisogni relazionali primari.
Se vogliamo invertire la rotta dobbiamo tornare ad incontrarci e vivere relazioni umane sane ed autentiche.